domenica 22 settembre 2019



E SE IL TUO SOLITO AVVERSARIO DIVENTASSE IL TUO MIGLIOR
COMPAGNO DI SQUADRA?

In questi giorni si disputa, in Svizzera, la Laver Cup, un torneo di tennis che si gioca con due sole squadre: Europa da una parte, Resto del Mondo dall'altra. Tre giorni di partite, tra singoli e doppi, in cui alla fine chi vince è un gruppo e non un giocatore.
Ogni squdra è composta da 7 giocatori e un capitano. Il capitano per l'Europa è niente di meno che Bjorn Borg, e i sette giocatori sono compresi tra la posizione 2 e la 11 del ranking mondiale. Questo significa che i migliori giocatori internazionali che solitamente gareggiano l'uno contro l'altro per vincere il prestigioso torneo di turno, in questo caso giocano insieme per lo stesso obiettivo: vincere come squadra contro il Resto del Mondo.


Eccola qui la squadra Europea: Rafael Nadal, Roger Federer, Dominic Thiem, Alexander Zverev, Stefanos Tsitsipas, Fabio Fognini, Roberto Bautista Agut, dal n. 2 al n.11 del ranking internazionale: strepitoso!!!
A guardarli giocare sembra che non si siano mai divertiti tanto: l'energia e il divertimento la fanno da padrone, si consigliano (e si ascoltano) l'uno con l'altro, giocano e scherzano e fanno molto sul serio perchè volgiono contribuire al risultato, voglio che la squadra sia fiera di loro, vogliono usare il loro talento per il gruppo.
Questi vantaggi del lavoro di squadra cooperativo, sostengono ormai da diverso tempo le ricerche scientifiche, sono quelli che fanno tirare fuori il meglio da ciascuno: condivizione, senso di appartenenza, cooperazione.


Un soggetto che è fiero di appartenere ad un gruppo, che condivide con tutti gli obiettivi e le strategie e coopera per raggiungere al meglio lo scopo per cui si è creato, sarà un soggetto che non solo esprimerà le sue risorse con la migliore peak performance, ma lo farà con divertimento e piacere, emozioni positive che entreranno nel cervello come stimolanti della felicità e del benessere.

Chissà se anche nella vita quotidiana, cambiando punto di vista ed obiettivi, un "nemico" potrebbe trasformarsi nel nostro miglior compagno di squadra?

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